Caseifici sociali trentini: come funzionano e quali sono

Cosa vuol dire caseificio turnario 

Oggi i caseifici sociali trentini sono 17 e sono riuniti in una cooperativa di secondo grado, il Consorzio Trentingrana. Ma la storia dei caseifici del consorzio nasce alla fine dell’’800 ed è figlia di una lunga tradizione lattiero casearia fatta di malghe, alpeggi e produzione casalinga. Un tempo infatti molte famiglie possedevano una o due mucche e utilizzavano il latte prodotto principalmente per l’autoconsumo, trasformandolo anche in burro e formaggio. I caseifici trentini erano inizialmente caseifici turnari: il loro funzionamento prevedeva che le famiglie portassero il proprio latte e che i prodotti derivanti dalla sua lavorazione fossero distribuiti a turno alle famiglie stesse.

 All’inizio del ‘900, poi, i caseifici trentini iniziarono ad assumere la forma di caseifici cooperativi, come li conosciamo oggi. Questo processo di unificazione e razionalizzazione del settore è stato graduale ed è durato per tutto il secolo scorso. Basti pensare che nel secondo Dopoguerra erano ancora operativi più di 400 tra caseifici cooperativi e turnari, con più di 26.000 allevatori associati, e la produzione di latte trasformato in formaggio ammontava a 30-35 tonnellate l’anno (in quanto buona parte veniva ancora destinato all’alimentazione delle famiglie produttrici). 

Cosa è una latteria sociale   

Il settore lattiero-caseario trentino oggi è fatto per la maggior parte di caseifici cooperativi: essi infatti producono ogni anno circa 152.000 tonnellate di latte, che rappresenta l’80% del latte prodotto in provincia di Trento. Ma cos’è una latteria sociale o cooperativa? Si tratta di un’associazione di allevatori, che si uniscono per conferire il proprio latte a un’unica struttura che si occupa della trasformazione in formaggio e della vendita.Il sistema cooperativo è molto radicato nelle filiere agroalimentari trentine: esso permette infatti di tutelare i piccoli produttori. I Caseifici sociali sono poi a loro volta riuniti in una cooperativa di secondo grado: Consorzio Trentingrana.

I caseifici del Consorzio sono ubicati nelle diverse vallate alpine e prealpine della regione: il Caseificio di Sabbionara in Vallagarina e il Caseificio degli Altipiani e del Vezzena nella zona di Lavarone. In Val di Sole, poi, si possono trovare un caseificio a Mezzana e uno a Terzolas: rispettivamente, il Caseificio Presanella e il Caseificio Comprensoriale Cercen. In Val di Fiemme abbiamo invece il Caseificio di Cavalese e il Caseificio Sociale di Predazzo e Moena (nato dall’unione, qualche anno fa, del Caseificio di Predazzo e del Caseificio di Moena). Spostandoci più a nord, il principale Caseificio della Val di Fassa è il caseificio di Pozza di Fassa; si può comunque trovare un secondo punto vendita del caseificio a Campitello di Fassa; non c’è invece un caseificio a Canazei, che è l’altro grande centro della zona. Sempre nel Trentino orientale, molto noto è il Caseificio di Primiero o Caseificio di Mezzano. Infine, i caseifici della Val di Non sono ben otto: il Caseificio di Coredo, il Caseificio Sociale di Romeno, il Caseificio Sociale di Tovel, i Caseifici di Fondo, Castelfondo, Revò, Cavareno, Rumo. 

Dove si acquistano i formaggi del Trentino

Dove si possono assaggiare e acquistare i formaggi trentini? La vendita viene effettuata presso gli store dei caseifici del Consorzio Trentingrana, che riunisce i caseifici cooperativi della regione: nei cosiddetti “spacci” si trovano i formaggi tradizionali del territorio, in primis Trentingrana. La vendita diretta rappresenta un plus in quanto i clienti possono contestualmente vedere le strutture di produzione e anche all’occorrenza visitarle. C’è poi un altro canale per acquistare Trentingrana: la vendita online, che permette ai turisti e chi non abita in Trentino di comprare e gustare le nostre eccellenze anche dopo il soggiorno sul territorio.

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